In Inghilterra è stata appena tradotta l’ultima fatica letteraria di Umberto Eco, Il Cimitero di Praga. Il Financial Times lo recensisce in termini non esattamente positivi. Ma nessuno in Italia dice nulla; anzi, nessuno in Italia sembra aver notato la stroncatura. Il che è abbastanza strano, considerato che ogni volta che da oltremanica parte un ruttino, il giornalista collettivo è pronto con le forbici in mano a farne un copia-incolla. Peccato, perché sarebbe stata una buona occasione per tutti quegli italiani che si sono fiondati ad acquistarne una copia, alcuni anche a farsela firmare al supermercato (già: Umberto Eco firma copie nei supermercati, pare roba dell’altro mondo! Conosco gente che ha colto l’occasione per una photo-opportunity), per poi lasciarla a prendere polvere sul comodino. Certo, ogni tanto capitava che lo riprendessero in mano. Soffiata via la polvere dalla copertina, l’intento mica era quello di leggerlo. Ma di prendere sonno.