Paolo Poli e Umberto Eco sull’italico vizio del conformismo. Registrato nel 1970 per la trasmissione Babau, andato in onda soltanto nel 1976 perché evidentemente toccava qualche nervo scoperto — e degli italiani, e della Rai.
Il blog di Gianluigi Maino
Paolo Poli e Umberto Eco sull’italico vizio del conformismo. Registrato nel 1970 per la trasmissione Babau, andato in onda soltanto nel 1976 perché evidentemente toccava qualche nervo scoperto — e degli italiani, e della Rai.
Sui giornali degli ultimi giorni sono state pubblicate un paio di interviste a personaggi decisamente sopra le righe — e il cui pensiero è, dunque, ancor più interessante da segnalare.
Inizia Enzo Ciaccio che intervista Paolo Poli su Lettera43:
Cosa vuol dire per lei essere spregiudicati?
«Mantenere intatta la propria identità, qualunque essa sia. Spregiudicata era la grande Paola Borboni, che fu tra le prime a spogliarsi sul palcoscenico. Si divertiva a spiegarmi come faceva ad eccitare gli uomini».
Mentre sull’argomento delle unioni civili Poli afferma (e come non condividere):
«Gli uomini vogliono sposarsi tra loro? Per me va bene. Punto»
Ce l’ha con chi si batte per l’uguaglianza dei diritti?
«No, però che barba: mi dà noia il matrimonio normale, figuriamoci il resto. Preferisco la gioi che mi ha sempre procurato l’avere gli ormoni un po’ scombinati».
Altra intervista da novanta è quella che Luca Mastrantonio fa al filosofo marxista sloveno Slavoj Žižek su La Lettura del Corriere della Sera [26.10.2014, pp. 6-7]:
Cosa significa essere marxisti oggi?
«Io sono uno di sinistra e bla bla bla… ma qui ho avuto problemi con i sindacati. Sono nelle mani dei lavoratori, come quelli statali, che difendono i propri privilegi, e non i diritti dei poveri: precari, giovani, disoccupati. E se li tocchi ti dicono che se un neoliberale, ma chiedere che il sistema sia più equo non è un’idea di destra. È triste: oggi è un privilegio essere uno sfruttato con un impiego permanente»
Sui lussi:
«… Sa qual è il mio lusso?»
No.
«Una volta all’anno vado col mio figlio adolescente, o mia moglie, ma separatamente, a Dubai, nell’hotel… curvo [al Burj al-Arab, ndr]. Trovo offerte speciali, da mille dollari a notte. E lì, non faccio nulla: vado la cinema, faccio shopping, scrivo mente mio figlio gioca al computer. Pura decadenza»
Sulle donne:
Che rapporto ha con le donne?
«Sono eticamente rigido in amore. Sto con una donna solo se siamo liberi entrambi. A Lubiana è facile sapere con chi sono stato: in genere poi la sposo; quattro volte su dieci è successo. Mi piacciono le cattive ragazze, su di loro puoi fare affidamento nei momenti difficili.»