Sad news #JeSuisCirconflexe https://t.co/yJ4U3tN2eM pic.twitter.com/9L2ydb7jjU
— Vahram Muratyan (@VahramMuratyan) 4 Febbraio 2016
L’Académie Française è l’ente che decide le cose riguardanti la lingua francese. Nel 1990 – ventisei anni fa – stabilì una specie di riforma degli accenti circonflessi, cioè quei simbolini (ˆ) che si trovano sopra le vocali e che talvolta — ma come spiega bene Wikipedia in passato e in alcune zone d’Italia molto più spesso di oggi — troviamo anche nella lingua italiana. È il caso, ad esempio, di quei rari giornali o di quelle case editrici che tra le norme di redazione si sono date la pena di distinguere il plurale di «principio» da quello di «principe», indicandolo come «principî».
Oggi, a distanza di ventisei anni, la riforma sta per essere attuata: l’accento circonflesso sparirà da una serie di vocaboli, in un tentativo di svecchiamento e semplificazione. Ma in Francia non la stanno prendendo affatto bene.